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Mutui immobiliari e Euribor negativo: accolti gli impegni Unicredit

Sono stati ammessi dall’AGCM gli impegni assunti da Unicredit nell’ambito del procedimento avviato dall’antitrust per le presunte scorrettezze delle pratiche commerciali realizzate dall’Istituto con riferimento ai mutui immobiliari ipotecari a tasso variabile, stipulati, rispettivamente, prima e dopo il verficarsi di valori negativi dell’Euribor.
L’AGCM aveva contestato ad Unicredit di aver sterilizzato gli effetti derivanti dall’applicazione dei valori negativi assunti dall’Euribor nel 2015 ai contratti di mutuo immobiliare a tasso variabile, di non aver prospettato alla clientela i criteri di calcolo del tasso adottati per fronteggiare il continuo decrescere dell’Indice e, con riferimento ai mutui immobiliari stipulati successivamente al divenire negativo dell’Euribor, di aver predisposto documentazione e modulistica contrattuale carente, in cui non veniva sufficientemente chiarito che il tasso minimo applicabile sarebbe stato di fatto costituito dallo spread.
Unicredit ha proposto di rideterminare retroattivamente il tasso di interesse nominale annuo dei contratti di mutuo a decorrere dal 2/3/2015 (data della prima rilevazione negativa dell’Euribor), e di integrare tutta la documentazione contrattuale e precontrattuale rivolta ai consumatori che hanno stipulato o stipuleranno in futuro contratti che prevedono espresse clausole di tasso minimo (floor) pari allo spread.
Tali impegni sono stati ritenuti dall’AGCM idonei a sanare i possibili profili di illegittimità ai sensi degli artt. 20, 21 co. 1 lett. b) e d), 22, 24, 25 co. 1 lett. a) del Codice del Consumo di entrambe le pratiche commerciali contestate.